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C. 10/10/19609. Pedana del peso La pedana sarà costruita con le medesime caratteristiche di quella del lancio del disco, però il diametro interno del cerchio dovrà risultare di metri 2,135 ed il settore di lancio dovrà avere un raggio di 25 metri. Il settore di lancio verrà delimitato da due strisce larghe 5 centimetri e partendo dagli esterni del fermapiede formerà un angolo al centro di circa 40°. Il settore di lancio è preferibile venga costruito in terra battuta, con un leggero strato di carbonina fina, o di tonnisolite, leggermente bagnata affinché l'attrezzo lasci una chiara impronta sul terreno. All'esterno dei radiali è opportuno costruire un canaletto di drenaggio per la raccolta delle acque, permettendo così l'agibilità del settore anche in giornate piovose. La pedana di lancio verrà divisa in due metà individuate da una striscia dello spessore di 5 centimetri segnata in calce, plastica, ecc., prolungata agli esterni di 75 centimetri. Nella parte anteriore della pedana (verso il settore di lancio) verrà sistemato il fermapiede. Esso sarà costruito in legno di essenza dura a forma di arco, dello spessore di 114 millimetri, dell'altezza di 100 millimetri e della lunghezza di metri 1,22, dipinto in bianco, ed il suo bordo interno deve coincidere col bordo interno del cerchio di ferro delimitante la pedana. Il fermapiede dovrà essere fissato solidamente al terreno, in almeno tre pun- ti. 10. Pedana del martello Ha una pedana identica a quella del peso ed il settore di lancio avrà un raggio di 75 metri. Il settore di lancio dovrà essere realizzato possibilmente su di una superficie erbosa ed avere le caratteristiche di quello destinato al lancio del disco. Il 11. Impianti sussidiari Nel trattare l'argomento degli impianti di un campo di atletica non possiamo trascurare gli accessori che completano il campo stesso. Essi sono: a) il prato o tappeto erboso, che circonda tutti gli impianti già descritti e ne costituisce la cornice di verde, e va formato su terreno argilloso siliceo con piante di talee di gramigna. Esso richiede cure costanti, perché facilmente soggetto a rovinarsi, per essiccamento o per invasione di erbe parassitarie che distruggono la seminagione, unitamente ai danni provocati da bruchi, topi e talpe. Quindi le cure continue da usare sono: innaffiamento, ripulitura dalle erbacce parassitarie, tosatura periodica del tappeto con tosatrice o falcetto, almeno una volta la settimana, ripristino del tappeto nelle parti deteriorate con nuove seminagioni. Una erpicatura migliora la crescita e la resistenza delle seminagioni; b) impianto di irrigazione. L'umidità di una pista crea il fenomeno capillare che tiene in sesto le particelle, l'allagamento ne determina lo squilibrio. Per questo motivo è preferibile la irrigazione a pioggia, mentre è da evitare quella per allagamento. Più l'acqua è polverulente e più la pista si presenta in ottime condizioni. L'ideale sarebbe l'apporto di umidità dalla parte inferiore. Si ricorda che occorre un'ora perché l'acqua scenda in profondità prima di rullare. Quanto detto per la pista si deve ripetere per le pedane dei lanci e le corsie dei salti. Occorre studiare bene l'impianto di irrigazione, con manichette che non debbono avere diametro superiore a 24, distribuito lungo il bordo interno della pista, o con impianti di irrigazione a pioggia. E' dannoso innaffiare per allagamento in quanto si rompe il fenomeno capillare e si distrugge l'equilibrio delle particelle superficiali della pista. Per un campo di atletica occorre una disponibilità giornaliera di acqua pari a 120-150 metri cubi alla pressione di 3-4 atmosfere; c) impianto di raccolta delle acque pluviali e del supero dell'innaffiamento (cunette, cunicoli, chiusini, ecc.) che funzioni sempre in modo da smaltire con celerità le acque e lasciare gli impianti all'asciutto.; d) impianti di: fognatura, elettrico, acqua potabile, gas, telefono esterno, ecc., che vanno sempre controllati e mantenuti in efficienza; e) impianti di apparecchio radio, nella cabina di comando, con altoparlanti situati in modo da poter diffondere la voce con uniformità in ogni parte del campo, negli spogliatoi, gabinetti, sottopassaggio, ecc.; f) impianto di telefoni da campo in modo che la cabina di comando rimanga in continuo contatto col campo stesso, si da poter dare tutte le disposizioni del caso e ricevere i risultati e comunicati delle giurie. Questi impianti e quello della radio vanno controllati continuamente, specialmente prima dello svolgimento di una manifestazione, con la prova di potenza, volume e timbro della voce e funzionamento dei telefoni. Avere in deposito dischi con gli inni nazionali più in uso e farne la prova molto prima della manifestazione; g) di una cabina comando sufficientemente spaziosa, in cui poter impiantare tutti gli apparecchi di comando: radio, microfono, centralino telefonico per l'interno, apparecchio telefonico per l'esterno, ecc. Questa cabina deve essere perfettamente isolata dall'esterno in posizione dominante, ben aerata e frequentata soltanto dal direttore di riunione ed aiutante; h) sottopassaggio per accedere all'interno del campo senza attraversare la pista ed altri impianti, ed ostacolare così lo svolgimento degli esercizi; i) spogliatoi per giudici ed atleti separati per sesso, muniti di docce, gabinetti, panche, attaccapanni, cassetti di custodia, tavoli per massaggi, ecc. l) ambienti per il servizio sanitario con tutto l'occorrente per il pronto soccorso; m) ambienti per le riunioni delle giurie, con tavoli, sedie, macchine da scrivere, carta, telefono, ecc.; n) ambienti per la stampa, per la pubblica sicurezza; o) ambienti per la direzione, amministrazione, per il personale di custodia, magazzini, depositi e vari altri a seconda della importanza e mole dello stadio; p) quando sia possibile uno spazio coperto per sala muscolazione e palestrina di allenamento invernale. 1. Suddivisione degli impianti. La FIDAL suddivide i campi e gli stadi, avuto riguardo al soli impianti di atletica, in quattro classi: Classe A: impianti per riunioni internazionali; Classe B: impianti per riunioni nazionali; Classe C: impianti per riunioni regionali e campi scuola; Classe D: impianti ove esistono installazioni atte a praticare alcune specialità di atletica leggera. L'assegnazione alle classi anzidette viene fatta in base agli impianti contenuti come segue. 2. Impianti di classe a Gli impianti atletici di Classe A sono costituiti da: a) una pista atletica da sei a otto corsie, della larghezza minima di metri 7,32 e dello sviluppo minimo (misurato a 30 centimetri dalla corda) di 400 metri. La pista deve avere un tratto rettilineo di almeno 130 metri di lunghezza. Gli scalari, le linee di partenza e di arrivo debbono essere riportati sui due bordi della pista con piastrine di metallo, inamovibili; b) pedane per il salto in lungo e triplo, aventi una pista per la rincorsa bordata in legno od altro materiale, larga almeno metri 1,22 e lunga almeno 50 metri (dall'inizio della rincorsa all'asse di battuta) ed una fossa di caduta, possibilmente bordata in legno od altro materiale (ad angoli interni smussati) di almeno 4 metri (larghezza) per 5 metri (lunghezza). Lo spazio utile per il salto in lungo, dall'asse di battuta al fondale della fossa, non deve essere inferiore a 10 metri e per il triplo a 19. La fossa, la pista di rincorsa e l'asse di battuta e le relative bordature debbono trovarsi su di un medesimo piano orizzontale. Gli assi di battuta saranno posti dalla fossa a 2 metri per il lungo femminile, 4 metri per il lungo maschile, 11 e 13 metri per il triplo; c) pedane per il salto con l'asta, come dimensione e sviluppo identiche alle prime, ma non è necessario che termini con la fossa di caduta, a meno che non venga utilizzata anche questa per i salti di estensione. Comunque al termine della pista di rincorsa si piazzeranno la cassetta d'imbucata, i ritti e la zona di atterraggio; d) pedane per il salto in alto, aventi una pista di rincorsa semicircolare di raggio non inferiore a 20 metri con bordatura non sopraelevata. Il tutto disposto su un piano orizzontale e con zona di atterraggio; e) pedane per il lancio del giavellotto, aventi una pista di rincorsa della lunghezza di almeno metri 36,50 e larghezza 4 metri. Lo spazio utile per la caduta dell'attrezzo (cioè libero da ogni ostacolo verticale e da ogni altro impianto) deve avere una lunghezza minima di 100 metri. Tutto l'impianto, compreso il terreno di caduta dell'attrezzo, deve essere su uno stesso piano orizzontale; f) pedane circolari per il lancio del disco, bordate in legno od in metallo, del diametro interno di metri 2,50; con un settore di lancio di 40° del raggio minimo di 70 metri. Tale settore deve essere libero da ogni ostacolo in senso verticale ed orizzontale ed il terreno di caduta deve trovarsi sullo stesso piano orizzontale del bordo superiore della pedana; g) pedane circolari per il lancio del martello, in tutto come le precedenti, ma il diametro interno di metri 2,135 e settore di lancio di 40 del raggio minimo di 75 metri. Anche per queste pedane valgono le norme anzidette. Inoltre tali pedane debbono essere munite di gabbia protettrice; h) pedane circolari per il lancio del peso, in tutto identiche a quelle per il lancio del martello, ma con un settore di lancio di 40° del raggio di 25 metri. Inoltre tali pedane sono munite di regolamentare fermapiede solidamente fissato al terreno; i) un sottopassaggio per accedere all'interno del campo di gara, o comunque un unico ingresso che permetta il controllo per l'entrata e l'uscita, dal campo stesso, di atleti, giudici, ecc., durante le manifestazioni. Il campo di gara deve essere completamente cintato con protezione in rete alta almeno 1 metro; l) spogliatoi, dotati di completi impianti igienico sanitari e di riscaldamento con una capacità non inferiore a duecento concorrenti, ed almeno due locali capaci di circa quaranta giudici, di un locale attrezzato per i servizi di pronto soccorso e di un altro per la segreteria generale e servizi inerenti alla manifestazione; m) impianto fisso di altoparlante e di una cabina radio in posizione dominante possibilmente in linea e dalla parte del traguardo generale e dalla qua- le possa dirigersi la manifestazione. Vi faranno capo i microfoni e gli apparecchi telefonici che comunicano con i vari settori del campo di gare; n) un tabellone luminoso segnalatore per punteggi e varie, di dimensioni adeguate in modo da essere visibile ad occhio nudo da ogni parte del campo; o) che tra il bordo esterno della pista podistica e la recinzione del campo di p) per gli impianti di Classe A è necessario che le pedane di salti e lanci siano almeno doppie ed in posizioni opposte per la stessa specialità, in modo da orientare lo svolgimento delle gare con le condizioni di vento e sole favorevoli e che piste e pedane siano ricoperte in materiale coerente (bituminosi o gommosi); q) zona di riscaldamento per gli atleti; r) idoneo impianto di illuminazione e segnalazione. 3. Impianti di classe b Gli impianti atletici di Classe B sono costituiti da: a) una pista atletica con le stesse caratteristiche delle Classi A, almeno in sei corsie e con manto bituminoso; b) pedane per salto in lungo e con l'asta come per la Classe A, ma con pista di rincorsa lunga almeno 45 metri; c) pedane per il salto triplo come per la Classe A, in cui lo spazio utile non sia inferiore a 17 metri e la rincorsa non meno di 45 metri; d) pedane per il salto in alto come per la Classe A; e) pedane per il lancio del giavellotto come per la Classe A, soltanto che la lunghezza dello spazio utile può ridursi a 90 metri e la pista di rincorsa a 30 metri. Inoltre la pista di rincorsa può ricavarsi anche su erba; f) pedane per il lancio del disco, come per la Classe A, ma con settore di lancio con raggio minimo di 65 metri; g) pedane per il lancio del martello come per la Classe A, ma con settore di lancio col raggio minimo di 70 metri; h) pedane per il lancio del peso come per la Classe A, ma con settore di lancio del raggio minimo di 20 metri: |
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